Il pensiero bilingue: una scelta vincente

Le più recenti ricerche in campo scientifico hanno dimostrato che lo sviluppo bilingue nei bambini comporta molto di più della conoscenza di due lingue: in aggiunta a benefici ben noti, come l’accesso a due culture, la maggiore tolleranza verso le altre culture, e gli indubbi futuri vantaggi sul mercato del lavoro, il bilinguismo conferisce benefici molto meno conosciuti, ma forse anche più importanti, sul modo di pensare e agire in diverse situazioni.

Il cervello umano è perfettamente in grado di ‘gestire’ due o più lingue simultaneamente fin dalla nascita e ha la massima ricettività nei confronti di linguaggi nei primi anni di vita: i bambini, infatti, imparano qualsiasi lingua, o varietà di lingua, senza sforzo, esattamente come imparano a camminare. Il bilinguismo infantile è quindi diverso dall’apprendimento di una seconda lingua in età adulta: è un processo spontaneo che ha luogo se il bambino ha abbastanza opportunità di sentire le lingue e sufficiente motivazione ad usarle.

L’esperienza di gestire due lingue fin dall’infanzia si riflette in una serie di effetti positivi in ambiti sia linguistici che non linguistici.

Uno di questi effetti è una maggiore conoscenza spontanea della struttura del linguaggio. Molti bambini bilingue imparano a leggere prima dei monolingue. Inoltre, la conoscenza intuitiva della struttura delle lingue, avvantaggia i bambini bilingue nell’apprendimento di una terza o quarta lingua.

L’inglese “full immersion”

L’inglese è attualmente il linguaggio universale. È quindi uno strumento indispensabile per diventare protagonisti del proprio futuro. La nostra scuola è internazionale e apre le porte al mondo. Il Bambino, affiancato da docenti di madrelingua inglese, è in contatto diretto con la lingua inglese parlata durante tutta la giornata e assorbe i codici linguistici con spontaneità. Non abbiamo una seconda lingua ma una seconda lingua madre.

Ma non finisce qui… I bambini della scuola materna hanno l’opportunità di sentire ed interagire con altre lingue – come lo spagnolo e il francese – anche queste parlate perfettamente da docenti di madrelingua che accompagnano il bambino durante alcune fasi della giornata.

La lingua dei segni

A partire dal settembre 2021, oltre alle lingue tradizionali come l’inglese, lo spagnolo, il francese e il cinese,  i bambini avranno l’opportunità unica di imparare la Lingua dei Segni Italiana (LIS) tramite un’educatrice specializzata. Oltre a dare l’opportunità al bambino di scoprire il fascino di una lingua del tutto diversa, l’esposizione alla LIS aiuterà a sensibilizzarlo sin da piccolo al valore della diversità e all’importanza dell’inclusione anche di persone con disabilità sensoriale.